La grappa è una bevanda alcolica di vinaccia specifica del Nord Italia e prodotta generalmente con raspi, semi e bucce d’uva scartati. Sebbene gli storici concordano che avesse origine nella città di Bassano del Grappa già nel II secolo, gli esperti oggi aggiungono che questa bevanda sia diventata popolare soltanto tra il XIV e il XVII secolo. Premesso ciò, per fare la grappa è necessario distillare i suddetti scarti d’uva ed eventualmente aggiungervi alcuni frutti come ad esempio le prugne se si intende produrla con il loro tradizionale aroma. A questo punto per saperne di più su come portare a buon fine l’operazione, il consiglio è di leggere quanto descritto nei passi successivi del presente articolo.
Come si distilla la grappa?
Dopo il processo di vinificazione, i lavoratori della distilleria utilizzano le vinacce avanzate (bucce, semi e raspi) per fare la grappa. Il processo (fermentazione e distillazione) sfrutta alambicchi a iniezione di vapore (attrezzatura per la distillazione) anziché a base d’acqua. I produttori che non hanno accesso ad apparecchiature alimentate a vapore, possono tuttavia utilizzare il fuoco per distillare la grappa avendo però l’accortezza di escludere completamente l’acqua dal processo affinché la bevanda raggiunga la sua giusta gradazione alcolica che si aggira tra i 70 e gli 85 gradi. La grappa infine a differenza del whisky, non richiede necessariamente alcun processo di invecchiamento; infatti, sul mercato sono disponibili quelle della tipologia bianca e quindi non fatte decantare in botti di legno.
Che sapore ha la grappa?
Un soprannome per la grappa è acqua di fuoco, e il motivo è legato al fatto che la bevanda è molto più alcolica rispetto al vino. Gli esperti del settore asseriscono tra l’altro che oltre al suo profilo aromatico è piuttosto corposa quindi molto simile alla tequila messicana. L’alto volume alcolico nella grappa pura prevale sulla maggior parte degli altri sapori, ed in genere la gradazione è compresa tra il 35% e il 60%. Tuttavia si possono notare leggere differenze di sapore e della stessa gradazione in base all’età o al tipo di uva utilizzato per produrla.
Consigli per bere la grappa
La grappa è una piacevole e potente delizia alcolica ideale per completare un pasto. Per gustarla al meglio, è tuttavia necessario ascoltare alcuni suggerimenti che di seguito ci apprestiamo ad elencare. In primis bisogna pulire il palato tra una degustazione e l’altra soprattutto se si ha l’intenzione di provarne più tipi. Nello specifico conviene usare qualcosa per purificare il palato dopo ogni sorso, come ad esempio mangiando dei pistacchi oppure bevendo l’acqua di seltz. Esistono tuttavia molte varietà di uve e protocolli di invecchiamento per vari marchi di grappa e tutti hanno note aromatiche ben distinte. Seguire la stessa procedura è quindi consigliato se si prevede di provarla insieme ad altre bevande alcoliche. Un altro suggerimento per gustare al meglio la grappa è di mescolarla con un cocktail. Infine va aggiunto che anche abbinandola ad un espresso, la grappa può fornire ottimi risultati specie dal punto di vista aromatico; infatti, si sposa bene con l’odore e il gusto del caffè. Versare alcune gocce nella tazzina, significa dunque creare un caffè corretto al momento. A margine va comunque detto che la grappa si rivela un eccellente digestivo specie se presenta un retrogusto amarognolo, anche se il tasso alcolico elevato può facilitare il processo specie dopo una lauta cena o un sontuoso pranzo.
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